Villa Caldogno

Luogo
Caldogno (VI)

I Conti Caldogno, aristocratici vicentini, diedero avvio alla costruzione di una loro dimora padronale in Caldogno, alle porte di Vicenza. È attorno al 1565 che Angelo Caldogno, stabilì la propria residenza di campagna nella Villa fatta costruire su progetto di Andrea Palladio. La scritta “Angelus Calidonius Luschi filius” MDLXX, ci dà la certezza che nel 1570 la villa era terminata anche con le estese decorazioni a fresco del piano nobile. Anche se non inclusa nei “Quattro libri dell’archittetura” di Andrea Palladio, Villa Caldogno è ritenuta opera autografa dell’architetto.

La villa rimase di proprietà della famiglia per oltre tre secoli. Nel 1867 l’intero complesso della Villa passò in eredità alla sorella di Pier Angelo Caldogno, ultimo discendente maschio della famiglia. Negli anni ’30 fu venduta al dott. Ettore Nordera che vi fondò un Istituto per bambini in difficoltà. Nel 1944 tutta la proprietà fu requisita dall’esercito tedesco. Nel 1987 il Comune di Caldogno acquisì la proprietà e dal 1994 iniziò la prima fase della rinascita della villa di cui il degrado stava avendo il sopravvento. Del 2016, il completamento dei lavori di restauro della Villa, dei seminterrati, delle decorazioni a fresco e del suo parco, riporta il complesso all’antico splendore. Dal 1996 Villa Caldogno è patrimonio UNESCO.